14 giugno 2007

sulla libertà (adesione a iniziativa de "il blog di Alessio")

Libertà! Che parolona. Una parola che bisogna difendere con le unghie e con i denti. Una parola calpestata, oltraggiata, offesa.
Libertà di pensare con la propria testa e di crearsi delle opinioni personali. Libertà di esprimerle.
Libertà di non essere derisi, discriminati, additati per essere se stessi. Libertà di leggere quello che ci pare. Libertà di stare dalla parte che vogliamo.
Libertà di difendere la libertà altrui. Libertà dell’altro di non essere calpestato dalla nostra arroganza, dalla nostra prepotenza, dalla nostra violenza.
Libertà di protestare, di difenderci. Libertà di avere fiducia.
Libertà di conoscere ciò che accade senza che ce lo raccontino filtrato, censurato, tagliato, non detto.
Libertà di essere ascoltati, considerati. Di non aver paura.

Non dimentichiamo mai che la libertà finisce laddove comincia quella altrui.
E finché rispettiamo l’altro dovremmo poterci versare nel mondo come un torrente in piena, senza ostacoli d’argini o barriere o dighe.

Facciamo in modo che la libertà ci sia sempre, comunque, dovunque, universalmente.
A partire dal nostro quotidiano, dalla vita di tutti i giorni. Rispettiamo le persone che incontriamo per strada, al lavoro, a scuola.
Ascoltiamo quello che ci viene detto.
Diamo importanza alle idee degli altri, permettiamo loro di esprimerle liberamente, anche se non le condividiamo.

Sentiamoci liberi di ridere a crepapelle, di piangere a dirotto, di arrabbiarci, di fare la pace.

E leggiamo un po’ Kant.

6 giugno 2007

mi presento

Sono contro.
Il titolo del mio blog non è poi così originale, ma purtroppo la mia scarsa fantasia non mi ha permesso di trovarne uno migliore. Tuttavia quella parola, contro, esprime chiaramente quale impronta vorrei dare a questo mio spazio, che ho voluto creare per dar voce ai sentimenti che nascono in me quando mi accadono intorno delle cose che mi fanno arrabbiare, che mi fanno indignare, che provocano in me reazioni di rifiuto, di ribellione, di disgusto.
E così ho pensato di dar voce ai miei pensieri ritenendo che forse in questo modo avrei potuto contribuire, anche se in minima parte, a combattere le ingiustizie presenti fuori della porta di casa come dall’altra parte del pianeta.
Cominciando dal piccolo, da quello con cui mi scontro quotidianamente.

E così sono contro…
Sono contro la prepotenza, il sopruso, l’arroganza, l’indifferenza, la maleducazione, l’ipocrisia, le false promesse.
Sono contro i personaggi che nei posti di lavoro usano la loro arroganza e la loro prepotenza per calpestare i più deboli.
Sono contro quell’autista d’autobus della mia città, che un bel giorno era alla fermata; vedendo un ragazzo di colore che correva per prenderete l’autobus, l’ha aspettato; quando quello stava per salire, gli ha chiuso la porta in faccia ed è partito facendosi grandi risate.
Sono contro quello che un giorno mi ha detto: “a cosa serve studiare?”, perché lui ha soldi in abbondanza e neppure per sue capacità, ma perché ha trovato un imbecille che da 20 anni lo mantiene come socio.
Sono contro tutti quelli che nei blogs sbraitano, che vorrebbero la pena di morte, che sparano giudizi e intenzioni brutali, che con la violenza risolverebbero ogni cosa.
Sono contro quell’imbecille che con una smarth ha quasi falciato il mio amichetto Filippo che stava attraversando sulle strisce con la sua biciclettina.
Sono contro chi strimpella al volante di bolidi se quando il semaforo si fa verde e chi è in pole position non sgomma come alonso.
Sono contro quell’autista che con il pullman pieno di passeggeri supera la mia amica sulla strada dell’argine che porta a Jesolo.
Sono contro chi considera falliti uomini e donne che dedicano la vita al servizio degli altri senza badare ad arricchirsi.
Sono contro chi non legge mai un libro.
Sono contro chi propone gli autobus a corse separate per italiani e stranieri.
Sono contro chi si scaglia verso gli extracomunitari e si arricchisce con aziende dove gli extracomunitari sono la metà dei dipendenti.
Sono contro chi non si è mai preoccupato di leggere un po’ la storia, di imparare da ciò che è stato, di migliorare rispetto al passato.
Sono contro quello che un giorno mi chiese se avevo visto in internet lo sgozzamento di un uomo in Iraq e gongolando se la rideva… perché trovava la cosa molto divertente.
Sono contro chi non capisce che essere nato in luogo piuttosto che in un atro, in un periodo storico piuttosto che in un altro, è solo una coincidenza; che forse non è proprio merito suo se ha da mangiare tutti i giorni e i suoi figli non sono pazientemente puntati dagli avvoltoi.
Sono contro chi dimostra di non avere un minimo di rispetto per niente, per le persone, per gli oggetti, per i sentimenti, per la natura, per la sofferenza.
Sono contro chi va allo stadio per distruggere ogni cosa.
Sono contro chi approfitta della buone fede altrui.
Sono contro chi parla in dialetto con gli stranieri.
Sono contro le vendette e le ripicche.
Sono contro chi non ha capito che basterebbe essere moderatamente educati e gentili, umili e grati, disponibili e intelligenti per stare a questo mondo tutti insieme, senza ostilità ed odi.

Sono contro, sono contro, sono contro tutto quello che mi fa ribollire il sangue perché ingiusto, inumano, incivile, intollerante, insensato, indifferente, ipocrita.
Sono contro, sono contro, sono contro tutto quello che non è amore, pace, amicizia, aiuto, altruismo, onestà, bontà, cordialità, rispetto, freschezza, genuinità, attenzione.